Cosa
DIARIO DI UNA BICICLETTA adotta metodiche paesaggistiche – sociali
attraverso un unico progetto complesso e strategico
che segue una processualità multiscalare e multidisciplinare.

Come
Il Progetto si forma tra Ricerca e Azione
attraverso una progettazione partecipata 
che utilizza tecniche fotografiche e video,
che individua il tracciato della pista ciclabile, diario del vissuto,
flusso pulsante che supera le barriere fisiche, mentali, sociali, di ogni territorio attraversato.





DIARIO DI UNA BICICLETTA 
nasce nel 2009 dall’incontro tra il PMVL e il Master Paesaggi Straordinari.
All’inizio è stato un workshop, intitolato “Out of border”.
Si è trasformato prima in un’indagine e poi in un programma di ricerca, finalizzato a comporre una trilogia: un viaggio in tre tappe alla scoperta delle storie che, nei luoghi del Parco, gli abitanti raccontano.
Infine è diventato il brand di un settore dell’area tecnica del Parco, quello che si occupa di progettare i collegamenti tra le parti già fruibili e che opera parallelamente ad un altro, che lavora alla realizzazione di nuove aree, quelle di cui la collettività progressivamente si riappropria.
Diario di una bicicletta” è oggi uno dei capisaldi del nostro metodo di governare il tema della progettazione partecipata, necessaria per trasformare il gesto tecnico dell’esercizio professionale dell’urbanistica, delle scienze ambientali, dell’ingegneria idraulica o dell’architettura del paesaggio, a momento-evento di valenza sociale.
E’ un metodo che nasce dalla consapevolezza che quello del Parco, prima di essere del suo spazio, è un progetto del suo tempo.
Se non si limita all’attività politecnica, ma gli antepone l’obiettivo di elaborare la trama di un racconto nel quale possano riconoscersi i protagonisti delle storie che sul suo territorio vengono raccontate, allora il Parco può ambire a diventare un nuovo centro civico d’eccellenza della città metropolitana essendo, al tempo stesso, piazza, giardino, boulevard, pista ciclabile, museo, agenzia di promozione territoriale, promenade, itinerario turistico, orto urbano, teatro, centro sportivo …
E’ una operazione che non nega la città, che non separa il Parco da essa.
Anzi, la rende protagonista di operazione di riscatto di una periferia, dove il progetto della forma tende a divenire un itinerario di riforma.

Arch. Luca Ceccattini, Presidente Parco Media Valle Lambro



DIARIO DI UNA BICICLETTA 
è un gruppo interdisciplinare / multimediale di ricerca e progetto

Responsabile scientifico:
Elisabetta Bianchessi |  Architetto Paesaggista
Direttore Master Paesaggi Straordinari Naba | Politecnico di Milano

Progetto architettonico e paesaggistico:
Carmen Zuleta Ferrari | Architetto Paesaggista
Marco Gottini | Architetto Paesaggista

Progetto sociale e indagine fotografica e video:
Arianna Forcella | Sociologa del Territorio e Fotografa

Collaborano al progetto:
Riccardo Rotelli | Architetto
Lorenzo Rebediani | Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano
Agnese Samà | Architetto e Fotografa, Master Paesaggi Straordinari Naba, Politecnico di Milano
Irene Rollandi | Architetto, Master Paesaggi Straordinari Naba, Politecnico di Milano
Gaia Gennati | Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano
Martina Erba | Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano
Elisa Micucci | Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano
Irene Rollandi | Architetto, Master Paesaggi Straordinari Naba, Politecnico di Milano
Marzia Vanzati | Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano
Shinhye Kim | Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano


Partner e Sponsor: